L’ambiente mansardato è considerato da sempre molto affascinante e particolare, perché il colpo d’occhio, per chi entra in una casa del genere, è assicurato; sopratutto se lo spazio è arredato in maniera bella, adeguato e funzionale. Cosa questa sicuramente non facile perché, causa la gronda e quindi la bassa soffittatura, gli spazi sfruttabili si riducono notevolmente. Senza dimenticare che la mansarda, quando magari è vecchia e non è revisionata, rende l’ambiente molto freddo d’inverno e molto caldo d’esate, trovandosi solitamente all’ultimo piano di uno stabile.
Questi, comunque, sono problemi a cui è possibile ovviare tramite intelligenza e creatività.
Mobili e accessori per la mansarda
Prima di tutto è bene tenere presente che uno spazio ristretto non per forza deve essere isolato e ignorato, senza essere sfruttato e arredato. La zona gronda, quella bassa, dove la pendenza del tetto è massima, può essere sfruttata mediante mobiletti fatti su misura o comunque bassi e lunghi, da mettere proprio a ridosso della curvatura, e nei quali è possibile riporre oggettistica varia ma anche un televisore quasi per terra; un ottima idea è quella di predisporre proprio in quella zona bassa una piccola libreria, magari a due piani.
Preferire mobili di legno laccati , anche colorati, perché il lucido spicca, anche sotto la gronda, e illumina sobriamente la stanza mansardata. Perfetti, in tal senso, anche mobili con ante a specchio, che assolvono la stessa funzione di illuminare e dare profondità.
Si possono scegliere anche altri materiali più naturali, come il bambù, la pietra o il rattan, se lo stile che vogliamo è più esotico.
E’ evidente, quindi, la funzione di salva spazio che questo tipo di mobilio deve avere, perché non è uno spazio abitabile, ma deve essere sfruttabile. Importante predisporre più mensole possibili, per ovviare alla mancanza di spazio.
Se la mansarda si trova a ridosso della zona living, quindi una zona da vivere quotidianamente, dove rilassarsi, leggere o guardare la tv, è possibile arredarla scegliendo divani con uno schienale basso da porre sotto la gronda; perfetti sono anche dei puff squadrati che, composti con altri dello stesso genere, possono creare un divano senza schienale, ma ugualmente comodi, grazie all’ausilio di cuscini. Cuscini che possono anche essere disposti liberamente, per terra, su un tappeto soffice o magari di corda, da mettere proprio sul pavimento sotto la soffittatura bassa, dando alla zona giorno uno stile orientale , caldo e vissuto.
Cucina in mansarda
Sicuramente più difficile arredare, in una mansarda, è la cucina, sopratutto perché questa si sviluppa in altezza ed è evidente che, sotto la gronda, tale altezza è molto limitata. Però basta scegliere cucine su misura e adattabili allo spazio.
Se lo spazio è molto piccolo, scegliere una cucina monoblocco oppure a scomparsa, con ante laterali che si aprono all’occorrenza per poi chiudersi quando la cucina non serve.
E’ meglio scegliere un tavolo allungabile con sedie pieghevoli, per limitare al massimo l’ingombro.
Camera da letto
Se la mansarda si trova nella camera da letto, il letto (nel caso non ci sia spazio, optare per un divano-letto con apertura a libro veloce da aprire e da chiudere) è meglio metterlo verso la parte bassa del tetto con la testata, possibilmente, meno ingombrante e alta possibile, verso il sottotetto basso: da preferire il letto con il vano contenitore, per ottenere maggiore spazio per piumoni e indumenti ingombranti.
L’armadio, invece, va logicamente nella parte alta, a meno che, come accade nelle camere dei bambini, non ci siano letti a castello: in questo caso, il letto a castello va nella parte alta e, sotto la gronda, sarebbe ideale predisporre uno spazio per i giochi.
Riscaldamento, climatizzatore, luci e finestre
Uno degli aspetti fondamentali, se si possiede una mansarda, è quello di isolarla in maniera ottimale e di predisporre un impianto di climatizzazione funzionale in ogni stagione. Ma un contributo importante per la vivibilità della mansarda, in inverno come d’estate, lo danno le finestre, che contribuiscono ad ottenere un importante risparmio energetico.
Le finestre ideali sono i lucernari, che consentono di illuminare la mansarda in maniera delicata e di ottenere una sufficiente areazione, cercando di sfruttare al massimo la luce naturale e limitare quella artificiale, ma non assicurano benefici termici tali per rendere abitabile la mansarda.
Invece, le finestre per tetti uniscono la luminosità del lucernario ma assolve anche una funzione termica, trattenendo il calore d’esatte e il freddo in inverno, consentendo bassi consumi energetici.
Il lucernario garantisce una semplice areazione, la finestra per tetto anche un riciclo dell’aria, regolando temperatura e umidità e anche rumorosità.
Perfetti anche gli abbaini, cioè finestre che spuntano verticalmente dal tetto donando forse meno luce, ma anche meno calore, trattengono umidità e richiedono meno manutenzione ; senza dimenticare quel piccolo spazio in prossimità della finestra che si crea.
Sono molte, quindi, le soluzioni per illuminare e rendere vivibile, anche climaticamente, la nostra mansarda.
Una soluzione innovativa è rappresentata dai tubi o lucernari solari, che raccolgono al luce esterna convogliandola in tubi- termo riflettenti che creano punti luce: la luce è fredda ma, grazie a filtri appositi , diventa calda.
Qualsiasi sia la soluzione scelta, la finestra deve integrarsi con la mansarda e creare un unicum, non deve appesantire un ambiente comunque già gravato, se così si può dire, dalla presenza del sottotetto: ci sono finestre quindi in legno, in poliuretano bianco, con apertura manuale o elettrica, con apertura “a bilico” o “a vasistas”.
Fondamentale, per la buona funzionalità delle finestre , è che siano in materiali di qualità e curate periodicamente perché esposte ad eventi atmosferici: ad esempio, è importantissimo prevedere una coibentazione, per evitare che gli sbalzi termici creino la condensa che può sfociare anche in fastidiosi sgocciolamenti.
Evitare di porre, infatti, troppo vicino alla finestra la cucina o il bagno, estremamente umidi. Ideali tende e tapparelle per bloccare il freddo o il calore ma non la luce .
Arredare una mansarda significa anche sistemare strategicamente punti luce artificiali: quindi usare lampade, anche a terra, poste negli angoli più lontani, per non creare zone d’ombra.
Ideali sarebbero faretti ad incasso a terra che rendono armonioso l’ambiente e risaltano il fascino della mansarda. Lo stesso dicasi per le luci diffuse ad ampio spettro.
Evitare, per non opprimere l’ambiente, lampadari e lampade sospese troppo appariscenti, per non levare al sottotetto l’importanza che merita.
Soluzioni più moderne sono la scelta di luci “a cavi tesi orizzontali”.
Proprio per la mansarda, è bene scegliere colori chiari e pastello che danno la sensazione che l’ambiente sia più ampio e più luminoso: ideali sono tutte le sfumature del bianco. Importante è che il colore sia compatibile con l’arredamento circostante, perché un contrasto di colori renderebbe visivamente l’ambiente più piccolo e più basso.
Stesso discorso è da farsi per la pavimentazione: sia che si scelga un elegante parquet o un funzionale gres porcellanato, è bene che sia in tonalità chiare.
Se fosse possibile ricavare dalla mansarda, qualora già non l’avesse, un grazioso terrazzino, si ovvierebbe alla sensazione claustrofobica che può comportare un ambiente mansardato: avere, quindi, a disposizione un spazio esterno accogliente dove passare ore tranquille all’aria aperta, dando alla mansarda quel quid in più.