C’erano una volta le case delle nostre nonne (e mamme), con il salotto buono per ricevere gli ospiti, la sala da pranzo per le occasioni importanti e la cucina-tinello in cui consumare i pasti quotidiani in famiglia – magari stringendosi un po’.
Dai questi tempi idilliaci a oggi, però, molte cose sono cambiate; soprattutto è cambiato lo stile di vita, che ci porta a trascorrere sempre meno tempo in casa e a cucinare sempre meno pasti. Il ruolo centrale della cucina nella vita domestica si è conseguentemente ridimensionato, tanto che le più recenti tendenze di architettura d’interni e home interior design tendono a percepire come sempre meno netta la distinzione tra ambiente living – e cioè il soggiorno – e cucina.
Molti sono i motivi per i quali questo stravolgimento nella distribuzione degli ambienti delle nostre case sta prendendo piede così rapidamente e massicciamente.
Oltre al già citato mutamento di abitudini al quale siamo andati incontro, anche esigenze pratiche portano verso l’inglobamento di soggiorno e cucina in un unico ambiente. Le nostre case, infatti, sono sempre più piccole. Il lavoro ci costringe fuori casa per la maggior parte del nostro tempo e facciamo meno figli, quindi abbiamo bisogno di case più piccole.
Ecco, allora, che nell’ottica di un risparmio di spazio unire cucina e soggiorno in un unico ambiente torna utilissimo a chi non può disporre di una più ampia magione – l’ipotesi più frequente, soprattutto in città.
Al di là delle ragioni legate alla metratura della propria abitazione, un’area living combinata soggiorno-cucina presenta altri vantaggi. Quando si hanno ospiti a casa per un pranzo o una cena, per esempio, si può cucinare senza rinunciare a partecipare alla conversazione con gli invitati, senza dover necessariamente stare reclusi in cucina per la maggior parte del tempo, durante la preparazione delle vivande.
Anche nel quotidiano avere la cucina integrata con il soggiorno consente di partecipare più attivamente alla vita domestica, senza barriere tra gli spazi. Per esempio, è più semplice tenere d’occhio i bambini, impegnati nelle loro attività ludiche, mentre si prepara un dolce oppure una merenda.
Per contro, la separazione degli ambienti ha l’indubitabile vantaggio di consentire di lavorare in cucina in piena libertà, concedendosi di non preoccuparsi troppo di sporcare in giro, e quindi di poter tenere maggiormente in ordine il proprio living.
Per le coppie, invece, avere un ambiente unico per cucina e soggiorno incentiva la collaborazione nelle attività domestica. Non solo nelle incombenze più gravose come pulire e rassettare, ma anche in quelle più piacevoli, come preparare insieme un pranzo tête à tête oppure una cenetta romantica a lume di candela.
Il romanticismo di una serata casalinga con il proprio o la propria partner, infatti, potrebbe risentire del continuo viavai dalla cucina al soggiorno, dal forno e dai fornelli alla tavola apparecchiata con fiori, candele e calici raffinati.
In questo caso, un’area living unica dà uno sprint al romanticismo e alle coccole, perché nella fase di preparazione della romantica cenetta si potrà comunque chiacchierare con la propria dolce metà oppure ascoltare insieme un po’ di musica. Insomma, le possibilità di interazione aumentano… facendo aumentare anche il romanticismo!